Il protocollo del 23 di Luglio 93 aveva l'obbiettivo di conseguire una crescente equità nella distribuzione del reddito attraverso il contenimento dell'inflazione, per favorire lo sviluppo economico e la crescita occupazionale mediante l'allargamento della base produttiva e una maggiore competitività del sistema delle imprese, attraverso un tasso di inflazione allineato alla media dei Paesi Europei e alla riduzione del debito Pubblico.

Una politica dei redditi così definita per l'obbiettivo di mantenere la Difesa del potere di acquisto delle retribuzioni e dei trattamenti pensionistici.

A distanza di 12 anni dal varo del Protocollo sulla polita dei redditi e dell'occupazione del 23 luglio 1993 abbiamo scelto lo strumento tradizionale del Sindacato, l'inchiesta, per conoscere a fondo la condizione sociale dei lavoratori in materia di potere di acquisto dei Salari.

L'elaborazione dei risultati dell'inchiesta che pubblichiamo fornisce una serie di dati utili per comprendere la condizione di disagio salariale affrontata dai lavoratori metalmeccanici.

Si tratta di un'indagine conoscitiva svolta nel luglio 2005 tra oltre lavoratori della provincia di Potenza dei quali 600 hanno risposto al questionario distribuito in maniera casuale e anonima.

Nel complesso i dati raccolti evidenziano come ci si trovi di frontr ad una classe operaia molto giovane, un dato influenzato in particolare dal recente investimento della FIAT a Melfi e delle aziende dell'Indotto.

Inoltre si evidenzia come il salario medio dei lavoratori metalmeccanici di 3° livello sia pari a 1.100 euro mensili, associata alla condizione di monoreddito.

Queste condizioni evidenziano la necessità di modificare le politiche contrattuali per renderle adeguate realmente alla difesa del potere di acquisto e alla redistribuzione della ricchezza prodotta.

La Contrattazione deve porsi l'obbiettivo dell'AUMENTO REALE delle retribuzioni in rapporto con la condizione sociale complessiva, dal fisco alla sicurezza sociale.

Giuseppe Cillis,
Segretario Regionale
FIOM CGIL Basilicata