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10-17 Maggio 2004
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1 Giugno 2004
2-8 Giugno 2004
17 Giugno 2004
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Fiat 2006 - FIOM BASILICATA
"Nell'aprile 2004 la FIAT e gli operai di Melfi si fronteggiarono, per 21 giorni, in uno scontro sociale inedito nella fabbrica tra le più produttive di Europa".
Lo stabilimento di Melfi fu inaugurato nel gennaio 1994 secondo la logica progettata insieme al suo INDOTTO per le produzioni "JUST in TIME ".
Questo modello metteva in pratica l'esempio di produzione giapponese puntando ad una "logica partecipativa" che avrebbe dovuto coinvolgere e responsabilizzare gli operai nel perseguimento dell'obiettivo produttivo, escludendo a priori il conflitto e l'autonomia del lavoro dall'azienda, nella prospettiva della cosiddetta "qualità totale"e tentando di affermare relazioni industriali in cui il Sindacato fosse garante della produttività dell' impresa.
Ai lavoratori SATA e INDOTTO era applicato un trattamento economico diverso dagli altri lavoratori FIAT, a Melfi si condensavano la più alta produttività, la più alta flessibilità e i più bassi salari.
Inoltre i dati mettevano in luce un elevatissimo numero di provvedimenti disciplinari ripetuti, circa 3000 solo nell'ultimo anno; un regime di fabbrica autoritario che entra in conflitto con il mito della partecipazione e della collaborazione.
La protesta parte dalla pretesa della FIAT di mettere in libertà (sena salario) i lavoratori SATA a causa degli scioperi effettuati dai lavoratori per ottenere il rinnovo del contratto per l'equiparazione salariale, un nuovo sistema di orario E il rispetto della dignità.
Gli operai sono sempre più protagonisti assoluti della vertenza e nel frattempo decidono di presidiare pacificamente .l'area industriale.
Dura fu la reazione della FIAT e del Governo in particolare nei confronti della FIOM.
Alcuni giorni più tardi nel pieno del braccio di ferro tra vertici,.FIAT e SINDACATI , il Governo decide che era ora di intervenire.
La polizia di stato, comincia a usare i manganelli sui corpi degli operai, si contano diversi feriti.
All'indomani Melfi si sveglia con un nuovo sentimento, mentre piovano atti di accusa incondizionati nei confronti dell'operato della polizia.
I lavoratori nonostante tutto non demordono e decidono di andare avanti fino in fondo.
Vengono indette manifestazioni fuori dallo stabilimento e a Roma presso la sede della FIAT tutte animate da un fiume di persone che lottano per la stessa causa.
Alle 6,40 del mattino del 9 maggio 2004 presso la sede della Confindustria a Roma dopo 21 giorni di lotta, viene siglato il testo dell'ipotesi d'accordo che contiene tutti gli obiettivi dello sciopero, l'accordo viene approvato dai lavoratori con il referendum a scrutinio segreto.
"Quello che un tempo era un modello industriale da esportare è divenuto un grande esempio di lotta il cui retaggio già grava pesantemente sulle nuove esperienze operaie in tutta Italia".
Aprile, 2006Segreteria Regionale FIOM
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